AIAT ancora in prima linea nei progetti di educazione ambientale

AIAT ancora in prima linea nei progetti di educazione ambientale

02.10.2011


Pubblicato lo scorso 28 settembre il decreto di ammissione ai finanziamenti previsti dal bando del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) "per la presentazione di progetti in materia di educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile" (G.U. n. 213 del 22/11/10): la proposta di progetto presentata da AIAT (progetto "GRU") si è classificata ai primi posti in una graduatoria di 256 progetti presentati da altre associazioni. Solo i primi quindici sono stati finanziati per un totale di fondi stanziati dal Ministero pari a euro 1.500.000.
Il progetto "GRU - Una Politica Integrata per la Gestione e la Riduzione dei Rifiuti in Ambito Universitario" proposto da AIAT si inserisce nell'ambito dell'asse "raccolta differenziata dei rifiuti" e prevede fasi di educazione ambientale e di informazione sulla produzione di rifiuto in alcune università italiane e residenze universitarie. Le attività della proposta, anche in base alla direttiva 98/2008/CE, perseguono quali principali obiettivi quelli di: a) riduzione del rifiuto, b) raccolta differenziata per la gestione del rifiuto e c) preparazione per il riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti.
AIAT, sempre tesa a svolgere attività inerenti alle problematiche ambientali su tutto il territorio italiano, ha conseguito questo importante e prestigioso successo grazie alla sinergia con le diverse le sezioni regionali.
Grazie alle proprie spiccate capacità di coordinamento AIAT è riuscita a far comunicare e cooperare alla formulazione del progetto diverse entità eterogenee; tra partner e collaboratori figurano infatti il D.I.G.A. della Università di Napoli "Federico II", l'azienda siciliana Dusty s.r.l, il D.I.I.A.R. del Politecnico di Milano, la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Catania, l'ENEP, l'A.DI.S.U. Ateneo Federico II, l'Associazione ISF di Napoli e inoltre la Facoltà di Ingegneria, il Consiglio del Corso di Laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio e il Consiglio degli Studenti dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.

Fonte: AIAT